L'indagine sull'immigrazione condotta dall'Istituto 40dB per EL PAÍS e Cadena SER e riportata da El País mostra notevoli differenze tra l'esperienza personale (contatto con gli immigrati nel quartiere, nel lavoro, nell'ambiente di svago...), che è più positiva, e la percezione generale, dove è per lo più associata a concetti negativi, come l'insicurezza. Il discorso di partiti politici come Vox e Se Acabó La Fiesta (SALF) risuona al di là dei loro elettori e soprattutto tra gli uomini della Generazione Z (18-27 anni).

Il sondaggio non indica l'immigrazione come il problema principale, come ha fatto di recente la CSI, poiché l'inflazione e il costo della vita, le disuguaglianze, gli alloggi e la disoccupazione sono più preoccupanti, ma è percepita con "grande preoccupazione" dal 41%, ossia 16 punti in più rispetto a un anno e mezzo fa.

Il sondaggio (2.000 interviste online) è stato condotto tra il 25 e il 27 settembre. In quei giorni, uno studio del centro di analisi del Consiglio europeo per le relazioni estere e della Fondazione europea per la cultura ha messo in guardia da una "pericolosa deriva verso una concezione etnica dell'europeità" alimentata da discorsi xenofobi; la Procura delle Canarie ha invitato il governo regionale a creare un nuovo protocollo per l'accoglienza dei minori migranti non accompagnati; la Procura di Valencia ha aperto un'indagine contro il secondo vicesindaco della città e portavoce di Vox nel Consiglio comunale, Juan Manuel Badenas, per aver falsamente attribuito un reato a un migrante e il PP ha accettato la regolarizzazione degli immigrati senza precedenti penali (già inclusi nei processi precedenti) che si trovano in Spagna da prima del 1° novembre 2021, Il che, secondo i promotori dell'iniziativa legislativa popolare che ha portato la questione al Congresso, rende la regolarizzazione "inutile", poiché è "altrettanto esigente dell'attuale meccanismo di radicamento sociale [autorizzazione di residenza dopo essere rimasti nel Paese per tre anni]". Queste sono le principali conclusioni dello studio di 40dB.

La preoccupazione per l'immigrazione varia a seconda delle preferenze politiche e dei canali di informazione. Sette elettori su dieci di Vox e SALF sono "molto preoccupati", rispetto al 46,4% degli elettori del PP; al 29,2% degli elettori del PSOE; al 24,1% degli elettori del Sumar e al 15,4% degli elettori di Podemos.

Il 59% degli spagnoli ritiene di avere molte o molte informazioni sul fenomeno, con gli elettori di estrema destra che ritengono di essere meglio informati. Il 71% della popolazione generale si informa attraverso la televisione e al secondo posto (30,9%) attraverso i giornali.

La percentuale di persone che lo fa attraverso i social network (26,2%) sale al 52,7% tra la generazione Z; al 37,8% tra gli elettori di Vox e al 57,1% tra quelli di Alvise Pérez. Lo stesso accade con le altre fonti indicate, come gli influencer o gli YouTuber (6,5 punti in più tra gli under 28 rispetto alla popolazione generale) o i canali di diffusione WhatsApp o Telegram (oltre 10 punti di differenza tra gli elettori di SALF e la media generale).