L'impianto sarà costruito a Figueruelas, vicino a Saragozza, accanto alla fabbrica Stellantis, che produce veicoli Opel, Peugeot e Lancia. CATL si è impegnata ad assumere e formare circa 3.000 lavoratori spagnoli per gestire l'impianto al termine dei lavori, previsto per la fine del 2026, ma gli analisti e i sindacati mettono in guardia dalla riluttanza dell'azienda a condividere tecnologia e competenze.

Con sede a Ningde, nel sud-est della Cina, CATL è il più grande produttore e fornitore al mondo di soluzioni di batterie per veicoli elettrici.

Il massiccio impiego di manodopera ricorda la strategia cinese in Africa, dove le aziende del Paese hanno costruito dighe, strade e porti con contingenti di lavoratori cinesi. La portata del progetto in Spagna, tuttavia, non ha precedenti nelle principali economie europee e riflette l'impegno di Pechino a consolidare le dipendenze esterne nella sua industria all'avanguardia.

"Non credo che i cinesi vogliano condividere le loro conoscenze con noi", ha dichiarato José Juan Arceiz, leader del sindacato UGT e membro del comitato aziendale europeo di Stellantis, citato dal quotidiano britannico.

Gli esperti intervistati dal FT sottolineano che Pechino sta cercando di trasformare la Cina in una "fortezza autosufficiente", rafforzando al contempo la dipendenza del resto del mondo dalle sue catene di produzione, in un contesto di competizione geopolitica con gli Stati Uniti.

In totale, il Paese concentra l'80% della produzione mondiale di batterie ed è sede di marchi di veicoli elettrici che stanno minacciando lo status quo di un settore guidato per decenni da produttori europei, nordamericani e giapponesi.

Il progetto gode di 298 milioni di euro di fondi europei e del sostegno sia del governo socialista di Pedro Sánchez che del Partito Popolare, all'opposizione. Il vicepresidente della regione Aragona, Mar Vaquero (PP), ha affermato che "dobbiamo normalizzare il fatto che la Cina, in quanto Paese altamente innovativo e tecnologico, si stia insediando in altri Paesi".

Il partito di estrema destra Vox, invece, ha considerato l'investimento un "rischio enorme".

La scommessa della Spagna sulla tecnologia cinese arriva dopo il fallimento, nel marzo di quest'anno, della svedese Northvolt, che era considerata la migliore speranza europea di competere in un settore dominato dai produttori cinesi.

Oltre a CATL, altre aziende cinesi stanno espandendo la loro presenza in Europa: AESC Envision sta preparando uno stabilimento in Spagna e Gotion, in collaborazione con Volkswagen, sta procedendo con fabbriche in Germania e a Valencia.

Anche l'azienda cinese China Aviation Lithium Battery (CALB) ha annunciato un investimento di due miliardi di euro per costruire una fabbrica di batterie a Sines, in Portogallo, che dovrebbe essere operativa entro il 2028.