Gli arresti sono avvenuti il 19 giugno, a seguito di un'indagine iniziata con un allarme lanciato dall'Unità nazionale per la lotta al traffico di droga della PJ alle autorità spagnole, secondo quanto riferito dall'ufficio stampa della polizia portoghese.

Il PJ ha avvertito le autorità spagnole della "possibilità che un camion carico di sostanze chimiche entrasse in territorio spagnolo via Badajoz" e le due forze di polizia hanno iniziato una "discreta operazione di sorveglianza sull'autostrada A-5", dove hanno individuato il camion che entrava nel complesso industriale "El Never" di Badajoz.

Lì, il camion ha scaricato una "grande quantità di fusti contenenti sostanze chimiche", ha aggiunto il PJ, rivelando che i sospetti avevano adottato "misure di sicurezza estreme", utilizzando diversi dispositivi per impedire la loro geolocalizzazione.

Tuttavia, gli investigatori sono riusciti a localizzare il sito in cui operava il laboratorio di estrazione, lavorazione e confezionamento della cocaina.

Durante le perquisizioni domiciliari, la polizia ha trovato circa 46 chilogrammi di cocaina confezionata e pronta per la vendita, oltre a 20 chilogrammi di cocaina in fase di decantazione e più di 100 fusti di sostanze chimiche (acetoni).

Sono stati trovati anche bloccatori di frequenza, rilevatori di tracce e diversi telefoni cellulari, oltre a nove veicoli di alta gamma.

"I sette detenuti, tutti uomini di età compresa tra i 25 e i 47 anni, alcuni con precedenti penali, sono stati consegnati all'autorità giudiziaria competente e sottoposti a custodia cautelare", ha aggiunto l'ufficio stampa del PJ.