Parlando all'emittente televisiva spagnola RTVE, come citato dall'AFP, Virginia Barcones ha spiegato che "non è rimasto molto e la fine è vicina".
"Dobbiamo fare un ultimo sforzo per porre fine a questa terribile situazione", ha aggiunto il direttore generale della Protezione Civile spagnola, ammettendo che "il peggio è passato".
Attualmente, ha aggiunto Barcones, sono attivi 18 incendi, "17 dei quali sono in 'stato operativo 2'", un livello che indica il pericolo per le persone e le case. Il più preoccupante è l'incendio di Igueña, nella regione di Castiglia e León.
Gli incendi che hanno imperversato in Spagna nelle ultime settimane hanno già bruciato quasi 400.000 ettari, un record annuale per il Paese, secondo i dati ancora provvisori del Sistema europeo di informazione sugli incendi boschivi(EFFIS), che dispone di registrazioni comparabili a partire dal 2006.
La Spagna è il Paese dell'UE con la maggiore superficie bruciata quest'anno e sono stati registrati almeno quattro morti.
Centinaia di persone sono state evacuate dalle loro case e molti residenti sono già rientrati nelle ultime 24 ore.
Dopo un'ondata di caldo di 16 giorni che ha visto le temperature raggiungere i 45°C in alcune regioni della Spagna, le previsioni indicano un abbassamento delle temperature e una diminuzione dell'intensità del vento, con conseguenti "condizioni più favorevoli" per spegnere gli incendi, ha spiegato Virginia Barcones.