Hoteltur rivela che il presidente della Generalitat di Catalogna, Salvador Illa, e Jaume Collboni, sindaco della capitale catalana, hanno già raggiunto un accordo che prevede l'eliminazione del limite della sovrattassa turistica comunale per i crocieristi che si fermano in città fino a 12 ore.

"Un'aliquota sostanzialmente più alta ci aiuterà a controllare la domanda di crociere con scali inferiori alle 12 ore, che sono quelle che fanno un uso più intensivo della città e creano maggiore tensione negli spazi pubblici", afferma Jaume Collboni, sindaco di Barcellona.

Tuttavia, questo cambiamento dovrà essere specificato nella prossima proposta di bilancio, soprattutto perché non è ancora stata fissata una cifra per gli scali brevi.

Oltre all'aumento della tassa di soggiorno per i crocieristi che si fermano in città fino a 12 ore, le autorità sono aperte a un dibattito più ampio sulla tassazione turistica in generale a Barcellona, che dovrebbe svolgersi nell'ambito dei negoziati sui prossimi bilanci.

Jaume Collboni spiega l'intenzione di aumentare l'aliquota con il fatto che Barcellona ha ricevuto 1,6 milioni di visitatori di navi da crociera l'anno scorso e ha nuove prospettive di crescita per il 2024, con cifre che, secondo il sindaco, non sono "accettabili" per la città, per cui l'aumento dell'aliquota cercherà di prevenire questa crescita.

"Sosteniamo che Barcellona deve essere un porto di base per le crociere e dobbiamo limitare molto, molto l'attività di scalo delle crociere", aggiunge il sindaco di Barcellona.

Nella prima metà del 2024, il porto di Barcellona ha registrato 323 scali di navi da crociera, l'83% dei quali con base a Barcellona, rispetto al 79% registrato nell'intero 2023.