Il Ministero della Cultura, guidato da Ernest Urtasun, aveva già annunciato lo scorso maggio che avrebbe abolito questo premio, assegnato dal 2011, se la consultazione pubblica che si sarebbe svolta lo avesse approvato.
Per realizzare l'eliminazione del Premio Nazionale della Corrida, il Ministero della Cultura, il cui capo è Esnert Urtasun, ha aperto una consultazione pubblica in cui, secondo i dati forniti da ElDiario.es, la posizione dei consultati è molto chiara, dal momento che più del 90% si è espresso a favore del ritiro di questo premio. Fonti del Ministero della Cultura hanno lasciato intendere di aver tenuto conto dell'evoluzione della società spagnola nell'abolire questo premio.
Questo processo si è svolto in due fasi. Nella prima, che si è svolta a maggio e che ha preceduto la pubblicazione della bozza dell'ordinanza, sono state ricevute 3.268 comunicazioni da parte di persone fisiche o giuridiche. Di queste, 3.151 erano a sostegno (96,42% del totale); 89 erano di rifiuto (2,72% del totale); e 28 erano considerate impossibili o molto difficili da interpretare (0,86% del totale). Nella seconda, tra la fine di giugno e la metà di luglio, il processo si è svolto presso la sede elettronica del Ministero della Cultura, dove sono state ricevute 215 comunicazioni da persone fisiche o giuridiche. Di queste, 197 erano a favore (91,63% del totale), 12 erano di rifiuto (5,58% del totale) e 6 sono state ritenute impossibili o molto difficili da interpretare (2,79% del totale).
L'ordinanza, che entrerà in vigore questo sabato (un giorno dopo la sua pubblicazione nel BOE), spiega che "varie circostanze consigliano" la modifica della norma che regola i Premi Nazionali del Ministero della Cultura, come la necessità di adattare questi premi "all'evoluzione del settore creativo e culturale" in attenzione alle "attuali esigenze sociali".
"L'attuale realtà sociale e culturale mostra che alcune attività legate alla corrida o elementi specifici di esse sono rifiutate da ampi settori della società perché considerate una forma inaccettabile di violenza contro gli animali", spiega il testo pubblicato nella rivista ufficiale.










