All'inizio di aprile, il governo regionale della Comunidad Valenciana ha pubblicato un "rapporto diagnostico" sulle inondazioni in cui ha rivelato che 337 comuni, per una superficie di 14.760 chilometri quadrati, sono stati colpiti dalle inondazioni e che 103 (5.646 chilometri quadrati) rimangono in "stato di emergenza", tutti nella provincia di Valencia, alla periferia della capitale della regione.

Secondo il documento, le inondazioni hanno colpito più di 306.000 persone, di cui 117.000 hanno ricevuto cure mediche nei giorni successivi al disastro e 37.000 sono state salvate dalle squadre dai luoghi inondati o isolati dalle acque. Nella Comunità Valenciana sono stati confermati ufficialmente 224 morti e tre dispersi.

Le autorità sottolineano l'impatto del disastro su gruppi come gli anziani e gli immigrati, evidenziando due dati: 100.000 delle 306.000 persone colpite erano anziani e 60.000 immigrati.

Le inondazioni hanno causato danni a 11.242 abitazioni per un totale di 475 milioni di euro. Quasi 1.500 case sono state dichiarate "inabitabili" e 6.000 ascensori sono ancora "fuori uso", impedendo agli anziani e ad altre persone con problemi di mobilità di lasciare le loro case sei mesi dopo le alluvioni.

La situazione degli ascensori è evidenziata nel documento, in quanto la riparazione totale (stimata in 160 milioni di euro) potrebbe richiedere ancora nove mesi, poiché manca la manodopera specializzata per far fronte a così tante richieste.

Un altro punto saliente del documento è rappresentato dalle 141.000 auto danneggiate, di cui 120.000 in modo irreparabile.

Si stima che il disastro abbia un impatto tra 0,1 e 0,6 punti percentuali sul Prodotto interno lordo spagnolo, secondo lo stesso rapporto che cita diversi studi.