Secondo la dichiarazione di RTVE, la lettera prende atto delle "preoccupazioni sollevate da vari gruppi della società civile in Spagna" in relazione alla "situazione a Gaza" e alla partecipazione di Israele al concorso, la cui finale è prevista per il 17 maggio in Svizzera.
In questo contesto, sostiene RTVE, "sarebbe opportuno che l'UER riconoscesse l'esistenza di questo dibattito e fornisse uno spazio di riflessione tra le emittenti" che fanno parte dell'organizzazione, "sulla partecipazione della televisione pubblica israeliana" al concorso, conclude il gruppo pubblico spagnolo.
La lettera è firmata dal presidente di RTVE, José Pablo López, e indirizzata al direttore generale dell'UER, Noel Curran.
La richiesta di RTVE arriva dopo che a fine marzo in Finlandia sono state lanciate petizioni per chiedere alla televisione pubblica Yle di fare pressione sull'UER affinché escluda Israele dall'edizione 2025 a causa della guerra a Gaza.
La 68a edizione dell'Eurovision Song Contest, svoltasi lo scorso anno a Malmö, in Svezia, è stata funestata dal conflitto israelo-palestinese. Dal momento in cui si è saputo che Israele avrebbe partecipato al concorso, sono stati lanciati diversi appelli da parte di rappresentanti politici e artisti europei affinché venisse posto il veto alla partecipazione del Paese.
Ci sono state manifestazioni fuori dall'arena che ha ospitato la finale e la partecipazione del rappresentante dei Paesi Bassi è stata annullata dopo un "incidente" nel backstage con la delegazione di Tel Aviv.